Cinquanta piccoli pini per Orvile: contro i roghi la storia di ‘Fumetta’
di legambientesardegna
Lezione speciale all’aria aperta per le alunne e gli alunni della primaria di Posada – nord ovest Sardegna. Ieri, martedì 23 novembre, le classi hanno partecipato nella pineta di Orvile alla Festa dell’albero, un evento organizzato dal Centro di educazione ambientale Casa delle dame (qui appuntamento e locandina). La tutela dei boschi, patrimonio collettivo, la loro cura e soprattutto il contrasto ai terribili incendi sono le linee guida della giornata. Per i bimbi non solo descrizioni e racconti sul rischio idrogeologico causato dai roghi in un territorio fragile, ma anche la messa a dimora di cinquanta alberi nella pineta litoranea di Orvile, in parte distrutta nel 2009 da un grave incendio. L’iniziativa, all’interno del Parco regionale naturale che ricade in quattro comuni, rientra nel progetto di prevenzione e ripristino Acqua e fuoco. Dalle cicatrici del passato la mappa per un futuro al riparo dai rischi nel Parco di Tepilora, realizzato con il sostegno della Fondazione con il sud (qui la scheda). Il 5 marzo scorso il primo appuntamento sempre alla pineta di Orvile, con la partecipazione di bimbi e comunità e la piantumazione di altri quaranta pini (qui articolo e foto).
Le tappe della Festa dell’albero. Il programma prevedeva un’uscita a partire dalle nove della mattina, una passeggiata di riconoscimento e osservazione degli interventi di ripristino ambientale in corso di realizzazione del progetto. Pausa per la merenda e infine la messa a posa degli alberi, con la collaborazione dell’agenzia regionale Forestas, uno dei partner del progetto. Ecco le foto dell’evento con le scolaresche protagoniste della rinascita della pineta di Orvile.
La storia della volpina Rosa Fumetta. Ad accompagnare i bambini ieri mattina c’era anche la biologa Angela Pira (nelle foto), dell’Acquario di Cala Gonone. Ha spiegato ai piccoli, attenti, ascoltatori gli effetti devastanti dei roghi nei boschi. Per ogni ettaro distrutto muoiono bruciati vivi o asfissiati decine di migliaia di insetti, centinaia di rettili e usccelli e decine di mammiferi. Le fiamme distruggono poi il cibo e i rifugi fondamentali per la sopravvivenza. Sono i più piccoli, i cuccioli, a rischiare di più: come Rosa Fumetta, una volpina (Vulpes vulpes ichnusae) rimasta orfana nel 2017 a seguito di un grosso rogo sulla costa nord orientale. Aveva zampe e muso gravemente ustionati e rischiava di perdere un occhio, curata dalla clinica veterinaria Due mari di Oristano è poi riuscita a sopravvivere ed è stata affidata all’Acquario di Cala Gonone, diventandone appunto una mascotte molto apprezzata dai bambini. Attorno alla sua storia di sofferenza e riabilitazione, un inno alla vita e alla natura, ruotano tante lezioni di divulgazione scientifica e di sensibilizzazione a partire dai più piccoli.
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