Tour AntiGap a Verbicaro: “Constatata l’esistenza di una zona rossa a rischio ludopatia”

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Si è svolta nelle scorse settimane la tappa a Verbicaro del tour AntiGap del progetto “A Carte scoperte”, sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD e con ente capofila il Centro Calabrese di Solidarietà. Gli esperti del Centro GAP di Tortora dell’ente partner L’Ulivo hanno incontrato circa 75 persone, facendo informazione e sensibilizzazione sul tema del gioco d’azzardo patologico e sui servizi offerti dal progetto.

L’accoglienza degli operatori di progetto è stata condita da curiosità e allo stesso tempo diffidenza e, tuttavia, dopo la spiegazione delle finalità della presenza del camper i cittadini di Verbicaro hanno iniziato ad interloquire e a chiedere notizie specifiche sui servizi offerti gratuitamente da “A carte scoperte”.

Così dalla diffidenza si è passati alla confidenza: “E’ subito emersa con chiarezza – spiegano gli esperti del Centro d’accoglienza L’Ulivo – la completa ed esaustiva disponibilità dei cittadini incontrati a condividere racconti di vita, esperienze e vissuti legati al gioco d’azzardo patologico. Alcuni racconti sono stati fatti con tono ironico e quasi di vanto altri, invece, conditi di tristezza e rassegnazione. Quello che ci ha colpito di più sono stati la disinvoltura e la limpidezza con cui hanno affrontato tutti i temi legati al fenomeno. Questa giornata del tour ci è servita a capire che esiste una zona rossa, ad alto rischio ludopatia,  all’interno di Verbicaro emersa sia dai racconti sul passato che su quelli legati alle esperienze presenti”.

Inoltre, gli esperti del Centro Gap dell’Ulivo hanno dialogato con gli anziani del luogo che hanno offerto, in aggiunta, una vasta panoramica sui giochi d’azzardo della loro epoca finiti ormai in disuso: dai dadi al lancio dei bottoni per arrivare a pentole e tappi di bottiglia. In ogni caso, anche all’epoca e seppur con giochi semplici mascherati da semplici passatempo, in molti scommettevano cifre che non potevano permettersi arrivando, spesso, a perdere tutto.

Dai racconti degli anziani è emersa una diffusione del fenomeno dipendenza da gioco legata anche al passato – prosegue il racconto – Spesso accadeva sui luoghi di lavoro che qualcuno si assentasse un’intera giornata per andare a giocare per arrivare sul posto di lavoro senza nemmeno le monete necessarie a comprare un panino. Dai racconti raccolti sono emerse anche storie di beni immobili compromessi e debiti ingenti. Alcuni intervistati hanno espresso la convinzione che il lavoro sia, per molti giocatori, di vitale importanza perchè consente di attingere ai fondi utili per l’azzardo”.

E oltre  ai racconti di giocatori incalliti che hanno perso tutto in passato, ci sono stati anche quelli della “fuoriuscita” dalla dipendenza. Esemplificativo è stata la storia di un ex giocatore che, dopo perdite ingenti, ha combattuto da solo per smettere nonostante le insistenze del gruppo di amici lo spingessero a proseguire.

Infine, nel corso di questa tappa del tour AntiGap significativa è stato l’interesse dimostrato dalla Proloco di Verbicaro nei confronti dell’iniziativa di informazione e sensibilizzazione attuata. I suoi rappresentanti, intervenuti nel corso della tappa, hanno riconosciuto le note allarmanti in termini sociali e statistici del fenomeno, promuovendo il progetto “A Carte scoperte” e tutti i servizi attivati.

Tra questi: il  centro GAP gestito dal Centro di Accoglienza L’Ulivo si trova a Tortora, in via Fratelli Turati, ed aperto ogni venerdì dalle 8 alle 13. Per chiedere aiuto si può fare riferimento anche alla piattaforma www.lultimapuntata.it

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