Gioco d’azzardo patologico: prosegue il percorso di sensibilizzazione nell’IC Vittorio Alfieri di Crotone
di centrocalabresedisolidarieta
Continua il percorso di sensibilizzazione dei giovani nelle scuole di Crotone sul gioco d’azzardo patologico offerto dal progetto “A carte scoperte”, sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD e con ente capofila il Centro Calabrese di Solidarietà di Catanzaro. L’ente partner, la Cooperativa Agorà Kroton Onlus, sta portando avanti, ormai da mesi, un ciclo di incontri nel Liceo statale Gian Vincenzo Gravina e nell’IC Vittorio Alfieri.
Obiettivo di questo percorso è “contrastare la dipendenza da gioco d’azzardo patologico partendo dall’educazione delle nuove generazioni, informando e sensibilizzando, esplicitando rischi e pericoli di questo tipo di dipendenza“, spiegano gli esperti della Cooperativa Agorà Kroton Onlus.
All’interno dell’Istituto comprensivo Vittorio Alfieri di Crotone, in particolare,: “Siamo giunti al terzo incontro di formazione e sensibilizzazione degli studenti che ha come obiettivo responsabilizzare i ragazzi delle classi terze della scuola secondaria di primo grado sulle tematiche del progetto A carte scoperte – ci racconta l’educatrice della Cooperativa Agorà Kroton Onlus Loredana De Tursi – Gli interventi di prevenzione ed educazione sono stati potenziati da attività che rendono i ragazzi protagonisti, anche con il supporto di schede didattiche, slide e video proiezioni che ci consentono un loro maggiore coinvolgimento. Ad ogni incontro fatto è emerso che gli adolescenti hanno un’informazione di base molto dettagliata in merito alle diverse tipologie di gioco d’azzardo disponibili e al libero accesso che gli stessi consentono. Di contro, però, risultano essere poco informati e poco consapevoli sui disagi e sui rischi a cui potrebbero essere esposti qualora facessero un uso spropositato di questi giochi. Un aspetto, quest’ultimo, legato alla poca attenzione da parte degli adulti verso certe dinamiche”.
“La risposta degli alunni delle classi terze ai lavori proposti – racconta ancora l’educatrice – è concreta e attiva. Si mostrano coinvolti ed interessati all’apprendimento della nuova tematica e dalle correlazioni con la vita reale, partecipano attivamente ad
essi seppur hanno un costante bisogno di essere spronati ed incoraggiati. Siamo certi che continuando con la nostra azione avremo ragazzi più consapevoli e attenti”.
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