Centro GAP di Crotone, il racconto: “La sola richiesta di aiuto tocca più livelli”
di centrocalabresedisolidarieta
A circa otto mesi dall’avvio del Centro specializzato GAP di Crotone – aperto nell’ambito delle attività del progetto “A carte scoperte” e gestito dall’ente partner Agorà Kroton Onlus – la riflessione che degli operatori impiegati si focalizza sul concetto di resistenza dei potenziali utenti nel rivolgersi al servizio.
La sola richiesta di aiuto tocca più livelli. Prima di tutto la consapevolezza di essere in una situazione di difficoltà e la fisiologica tendenza di mantenere lo status quo e di opporsi ai tentativi di produrre insight e cambiamento. Questo collude perfettamente con il pregiudizio tipico delle persone con dipendenza, cioè l’illusione del controllo per il quale si crede di poter controllare perfettamente il proprio comportamento.
A questo si associa sicuramente la variabile culturale, che spesso si esprime con un significativo disagio dell’intero nucleo familiare a riconoscere e affrontare il problema poiché legati al giudizio sociale che potrebbe derivarne. Lo stigma e l’etichetta sociale di rivolgersi a professionisti come ad esempio lo psicologo, è ancora molto forte nel nostro territorio ed in particolare in quei paesi dell’entroterra dai quali arrivano disparate e timide richieste per vie indirette che poi però non si traducono in veri e propri contatti con il servizio.
Un ulteriore livello da tenere in considerazione è quello puramente intrapsichico. La parte più complessa del richiedere aiuto risiede forse nel riuscire a dare al proprio dolore l’importanza che merita. Si tratta di scegliere di dedicare del tempo a quel malessere che, silenziosamente, inizia ad avere un impatto negativo su vari aspetti della vita, lavorativa, socio-relazionale e affettiva. Chiedere aiuto vuol dire assumere un ruolo attivo nella risoluzione dei problemi, un ruolo che soprattutto nelle dipendenze non viene agito e riconosciuto a se stessi.
Assumere un ruolo attivo e non giudicante nei confronti di se stessi, è il primo passo per poter richiedere aiuto e affidarsi a professionisti che possano sostenere un processo di cambiamento che non può che passare per la sofferenza, per quanto contro-intuitivo questo possa essere.
Ricordiamo che il Centro specializzato GAP di Crotone è situato in via Pirandello n°4 e riceve ogni lunedì dalle 14.30 alle 19.30. I servizi offerti sono gratuiti, finanziati nell’ambito del progetto “A Carte scoperte”.
Per rendere più semplice la richiesta di aiuto e per offrire un servizio anche “a distanza” di presa in carico e cura ai soggetti dipendenti dal gioco d’azzardo patologico è disponibile anche la piattaforma www.lultimapuntata.it
*Nell’immagine le esperte impiegate nel Centro specializzato GAP di Crotone
Ti potrebbe interessare
Il Tour Anti GAP arriva nella provincia di Catanzaro: ecco le tappe
di centrocalabresedisolidarieta
Partirà lunedì 3 aprile il tour Anti GAP del progetto “A Carte Scoperte” nella provincia di Catanzaro. Il camper con a bordo...
Ludopatia, Centri GAP ‘A Carte scoperte’: “Servizi gratuiti per chiunque ne avesse bisogno”
di centrocalabresedisolidarieta
Operano ormai da più di sette mesi i sei Centri Specializzati GAP per la cura e il sostegno della dipendenza da gioco d’azzardo....
Dal Centro GAP di Tortora la storia di C.: “Grazie al percorso di cura la riscoperta dei legami familiari”
di centrocalabresedisolidarieta
Prosegue la raccolta di storie dai Centri Gap aperti nell’ambito del progetto “A carte scoperte”, sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD. Quella di oggi...