Oliver e Olivia: due storie che si somigliano

di

Uno viene dal Madagascar, l’altra dalla Costa d’Avorio. È Africa, lo stesso continente, ma è come dire Islanda e India. In mezzo, a separare le loro terre di appartenenza, c’è un mondo intero – quasi quanto l’Africa stessa. Ed è curioso che queste due esistenze partite da così lontano si siano intrecciate proprio in Italia, a Sud, in Capitanata. Tra Foggia e Lucera. Entrambe passando per lo stesso progetto, il medesimo territorio.

Storie di Oliver e di Olivia. Storie di riscatto, di vite che intersecano coordinate simili, talora identiche, frequentando gli stessi tetti, le stesse strutture, le stesse umanità coinvolte in un progetto ormai avviato, “Abitare le Relazioni”, sostenuto da Fondazione con il Sud e messo in pratica da volontari, formatori e professionisti provenienti da varie esperienze versate nel sociale.

Housing e co-housing, in sintesi, ma anche accompagnamento e formazione, come quella fatta da Oliver, ad esempio, da diversi mesi ospite con la sua famiglia – moglie e figlio di otto anni – di una delle masserie della Fondazione Siniscalco Ceci-Emmaus. Dopo aver perso lavoro e casa, Oliver ha chiesto e ottenuto aiuto, si è messo a disposizione del progetto e, nel frattempo, beneficiando delle tante possibilità formative messe in atto, ha preso parte a un corso per Operatore Socio Sanitario qualificato. Da qui, la “chiamata” in una grande clinica di Padova dove ha cominciato il suo periodo di prova: se tutto va per il meglio, anche la sua famiglia lo raggiungerà in Veneto. Lì, dopo tanta fatica, per loro potrebbe cominciare una nuova vita.

Sorte simile è quella toccata a Olivia, anche lei passata per il progetto di co-housing, anche lei tra le tante donne decise a rimboccarsi le maniche e a cercare di ritagliarsi una nuova vita, sociale, umana e lavorativa. Da anni in Italia, proprio come Oliver, dopo aver abitato e lavorato a Trani, ha fatto ritorno in Capitanata, intraprendendo il progetto di co-housing in una delle strutture coinvolte da Abitare le Relazioni, quella di via Delle Grazie, a Foggia.

Qui si è rimessa in gioco, è ripartita da zero, ha beneficiato dei servizi di accompagnamento, formazione e reinserimento nel mondo del lavoro previsti dal progetto e, tra le altre cose, Olivia ha anche trovato l’anima gemella. Adesso, da alcune settimane, è emigrata nelle Marche, a Fermo, al fianco del suo nuovo compagno e sta già svolgendo diversi colloqui di lavoro in zona, con buone prospettive di impiego. Anche per loro, dunque, è in rampa di lancio una nuova vita.

Abitare le Relazioni continua a dare riscatto sociale e lavorativo a chi ne ha bisogno, italiani e non italiani, attraverso un tetto e un servizio di accompagnamento e formazione. Nello specifico, si avvale dell’impegno delle seguenti realtà coinvolte: Comunità Emmaus, Smile Puglia, Consorzio Mestieri Puglia, Consorzio Aranea e Fondazione Siniscalco Ceci-Emmaus.

Regioni

Ti potrebbe interessare

Dalla Nigeria a Berlino: storia di Glory, che ha Foggia nel cuore

di

Il 2 ottobre scorso, il gruppo di housing sociale Abitare le Relazioni ha salutato Glory: per lei, una nuova avventura sulla strada del...

A Masseria Anna Ceci, anche una famiglia del Madagascar

di

L’ultima buona notizia in ordine di tempo nel territorio di Capitanata riguarda una bella famiglia del Madagascar, con uno splendido bambino a...

Lanseni torna a casa: “Fonderò un’azienda agricola in Mali, specializzata nel pomodoro”

di

Lanseni è in Italia dal ‘2000, a Foggia dal ‘2003. È laureato in informatica ma ha svolto tanti lavori, ultimo dei quali...